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Dimagrire camminando, ecco come fare freccemartedì 29 luglio 2014      


Dimagrire camminando è possibile, anzi è certamente il modo migliore per riuscirci. Camminare è una attività fisica di tipo aerobico o cardiovascolare, che potremmo definire anche allenamento, e come tale però deve rispettare regole ben precise, oltre naturalmente a dover stilare un programma di allenamento che va rispettato. Pensare di riuscire ad ottenere dei buoni risultati semplicemente camminando in città, girando per  negozi è un errore che alcuni fanno, perché non è certamente così che si possono perdere i chili di troppo. È necessario che la camminata sia continua, di almeno 30-35 minuti, anche se poi è opportuno variare l’andatura, così da ottimizzare l’allenamento che, lo ricordiamo caso mai qualcuno se ne fosse dimenticato, non si limita a far perdere peso, ma è in grado di arrecare un gran numero di vantaggi al fisico nel suo complesso. È ormai noto che questo tipo di attività fisica è un vero toccasana per il cuore, per il sistema cardiovascolare, per la pressione sanguigna,  migliora la regolarità intestinale, previene il diabete di tipo B e anche un buon numero di tumori, migliora la respirazione, fortifica il sistema muscolo scheletrico e il sistema immunitario, regola l’umore e combatte lo stress.

Ovviamente questo non vuol dire che dopo un buon allenamento è possibile saccheggiare il frigorifero, perché in tutti i casi è necessario seguire un regime alimentare sano, corretto ed equilibrato, da non confondersi con una dieta che è tutta un’altra cosa. L’alimentazione è essenziale per stare bene e per mantenersi in forma, ma lo è altrettanto l’attività fisica che, se praticata rispettando  le regole, consente di ottenere dei risultati impensati. Prima di praticare una qualsiasi attività fisica, sia che si tratti di una amatoriale o un allenamento con il solo scopo di mantenersi in forma, è necessario consultare il proprio medico curante per verificare se l’attività scelta è compatibile con lo stato di salute. Una visita e alcuni esami di base sono indispensabili per poter praticare l’attività fisica in tutta tranquillità.

Assolto a questo che potremmo  definire obbligo, il passo successivo è quello di dotarsi di un paio di scarpette adatte, per evitare di incorrere in qualche infortunio che, anche se di modesta entità, sarebbe comunque fastidioso e costringerebbe a sospendere l’allenamento.  Se si è dei neofiti, e quindi se la forma fisica non è delle migliori, è meglio procedere gradualmente, cominciando con 20-25 minuti al giorno, per almeno 4-5 giorni a settimana,  ad andatura costante e senza chiedere al proprio fisico più di quanto è in grado di dare. Poi, migliorando la condizione, è possibile cominciare a stilare un programma di allenamento che andrebbe seguito con attenzione, in modo da ottenere il massimo da questa attività fisica. Un programma tipo potrebbe essere il seguente.

Tempo da dedicare complessivamente circa 35-40 minuti così suddivisi. Per i primi cinque minuti si procede ad andatura moderata, minuti che saranno di riscaldamento. Nei successivi 10 minuti si procede alternando l’andatura che sarà per 60 secondi  sostenuta e per 60 secondi moderata. Nei successivi 10 minuti l’alternanza sarà di 40 secondi sostenuta e per 20 secondi moderata. Per i successivi 10 minuti l’alternanza sarà di 30 secondi sostenuta e 30 secondi moderata. Per terminare altri 5 minuti completi a passo moderato, e  infine, altri 5 minuti di stretching  che fungeranno  da raffreddamento. Naturalmente si tratta di un programma tipo che potrà essere variato in base alla proprie esigenze e allo stato di forma fisica.

La scelta del percorso di allenamento è altrettanto importante e dovrebbe in tutti i casi essere ben lontano dal traffico urbano e quindi dalle zone dove l’aria è più inquinata. La soluzione ideale sarebbe il parco cittadino, avendo anche cura di variare il percorso, semmai invertendo il senso di marcia, in campagna, in riva al mare, in sostanza ovunque sia possibile camminare in tutta tranquillità e in completo relax. È bene portare sempre con se, oltre alla fida bottiglietta d'acqua, il cellulare o lo Smartphone in modo da poter chiedere aiuto in caso di incidente che, anche se banalissimo come una distorsione alla caviglia, potrebbe rappresentare un vero problema.

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Dimagrire camminando è possibile, anzi è certamente il modo migliore per riuscirci. Camminare è una attività fisica di tipo aerobico o cardiovascolare, che potremmo definire anche allenamento, e come tale però deve rispettare regole ben precise, oltre naturalmente a dover stilare un programma di allenamento che va rispettato. Pensare di riuscire ad ottenere dei buoni risultati semplicemente camminando in città, girando per  negozi è un errore che alcuni fanno, perché non è certamente così che si possono perdere i chili di troppo. È necessario che la camminata sia continua, di almeno 30-35 minuti, anche se poi è opportuno variare l’andatura, così da ottimizzare l’allenamento che, lo ricordiamo caso mai qualcuno se ne fosse dimenticato, non si limita a far perdere peso, ma è in grado di arrecare un gran numero di vantaggi al fisico nel suo complesso. È ormai noto che questo tipo di attività fisica è un vero toccasana per il cuore, per il sistema cardiovascolare, per la pressione sanguigna,  migliora la regolarità intestinale, previene il diabete di tipo B e anche un buon numero di tumori, migliora la respirazione, fortifica il sistema muscolo scheletrico e il sistema immunitario, regola l’umore e combatte lo stress.

Ovviamente questo non vuol dire che dopo un buon allenamento è possibile saccheggiare il frigorifero, perché in tutti i casi è necessario seguire un regime alimentare sano, corretto ed equilibrato, da non confondersi con una dieta che è tutta un’altra cosa. L’alimentazione è essenziale per stare bene e per mantenersi in forma, ma lo è altrettanto l’attività fisica che, se praticata rispettando  le regole, consente di ottenere dei risultati impensati. Prima di praticare una qualsiasi attività fisica, sia che si tratti di una amatoriale o un allenamento con il solo scopo di mantenersi in forma, è necessario consultare il proprio medico curante per verificare se l’attività scelta è compatibile con lo stato di salute. Una visita e alcuni esami di base sono indispensabili per poter praticare l’attività fisica in tutta tranquillità.

Assolto a questo che potremmo  definire obbligo, il passo successivo è quello di dotarsi di un paio di scarpette adatte, per evitare di incorrere in qualche infortunio che, anche se di modesta entità, sarebbe comunque fastidioso e costringerebbe a sospendere l’allenamento.  Se si è dei neofiti, e quindi se la forma fisica non è delle migliori, è meglio procedere gradualmente, cominciando con 20-25 minuti al giorno, per almeno 4-5 giorni a settimana,  ad andatura costante e senza chiedere al proprio fisico più di quanto è in grado di dare. Poi, migliorando la condizione, è possibile cominciare a stilare un programma di allenamento che andrebbe seguito con attenzione, in modo da ottenere il massimo da questa attività fisica. Un programma tipo potrebbe essere il seguente.

Tempo da dedicare complessivamente circa 35-40 minuti così suddivisi. Per i primi cinque minuti si procede ad andatura moderata, minuti che saranno di riscaldamento. Nei successivi 10 minuti si procede alternando l’andatura che sarà per 60 secondi  sostenuta e per 60 secondi moderata. Nei successivi 10 minuti l’alternanza sarà di 40 secondi sostenuta e per 20 secondi moderata. Per i successivi 10 minuti l’alternanza sarà di 30 secondi sostenuta e 30 secondi moderata. Per terminare altri 5 minuti completi a passo moderato, e  infine, altri 5 minuti di stretching  che fungeranno  da raffreddamento. Naturalmente si tratta di un programma tipo che potrà essere variato in base alla proprie esigenze e allo stato di forma fisica.

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